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Cultura: l'unica droga che crea indipendenza. le notizie sono «fatti»... oppure «opinioni»... ?



pensieri centrati sulla persona

di Carl Rogers

  • Ho imparato che la comprensione organismica globale di una situazione è più degna di fiducia che non la mia ragione.
  • Solo una persona può sapere se ciò che faccio è onesto, esatto, aperto e valido, o falso, chiuso e non valido, e quella persona sono io.
  • Nella persona vi è una forza che ha una direzione fondamentale positiva. Più l'individuo è capito e
    accettato profondamente, più tende a lasciar cadere le false "facciate" con cui ha affrontato la vita e più si muove in una direzione positiva,
    di miglioramento.
  • Non produce alcun frutto, a lungo andare, nei rapporti personali, comportarsi come se si fosse diversi da come si è.
  • La valutazione degli altri non mi serve da guida.
  • La nostra prima reazione di fronte all'affermazione di un altro è una valutazione o un giudizio, anziché uno sforzo di comprensione.
    Quando qualcuno esprime un sentimento o un atteggiamento o un'opinione tendiamo subito a pensare "è ingiusto", "è stupido", "è anormale", "è irragionevole", "è scorretto", "non è gentile". Molto di rado ci permettiamo di "capire" esattamente quale sia per lui il significato dell'affermazione.
  • Ogni persona è un'isola in se stessa, e lo è in un senso molto reale, e può gettare dei ponti verso le altre isole solamente se vuole ed è in grado di essere se stessa.
  • Quel che sono è sufficiente, se solo riesco ad esserlo.
note a margine per capire e comprendere gli altri:

ascoltare senza interrompere,

vivere l'emozione altrui come fosse la nostra,

accettare i silenzi come fossero ponti per un'altra riva,

accompagnare le persone che abbiamo davanti (e in quel determinato momento hanno bisogno di qualcuno) come fossero amici intimi,

non dare consigli,

non fare il moralista,

non sminuire il loro problema,

essere presenti, al loro fianco, per dare loro la possibilità di cavarsela con il proprio io,

ecco ciò che penso dell'amore,

fare il bene proprio (ovviamente) e fare il bene altrui anonimamente come se la persona bisognosa avesse risolto il problema da
sé,

che poi è l'unica soluzione, chi ha il problema, HA LA SOLUZIONE! Senza saperlo!

Ps: In questo momento storico visto che la cosiddetta politica non si occupa dei cittadini ma anzi li umilia e li sfrutta in totale contrasto con la Costituzione (es: Art.3*, Art.4**),
è bene che siano i cittadini ad occuparsi dei cittadini rimuovendo gli ostacoli creati dagli strumenti della cosiddetta politica per esempio l'Indifferenza, il Moralismo ed il Giudizio.

*Art. 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

**Art. 4

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

IN Questo Mondo
Dove valori di amicizia onore e lealtà vengono calpestati
L’unica amica che riempie il quotidiano con la sua presenza
Non ti lascia mai solo
Non è gelosa la sua fedeltà ? è come l’edera dove si attacca muore
Il suo nome? TRISTEZZA . VITTORIO

antonello ha detto...

E' vero quello che dici e mi hai fatto venire in mente due frasi che porto sempre con me,
la prima è 'La malinconia è la gioia di essere tristi di Victor Hugo,
la seconda è 'Domandarsi perché quando cade la tristezza in fondo al cuore come la neve non fa rumore' cantata da Lucio Battisti;
vorrei pensare anche alla tristezza come ad una faccia della medaglia,
sarà che vivendo in mezzo alla natura mi accontento di poco che per molti è già tanto,
si sa animali e piante non tradiscono e non deludono,
in questo mondo governato da ominicchi e mezzi uomini non me la sento di essere solo pessimista
visto che chi nasce oggi non dovrebbe pagare le colpe dei suoi predecessori,
ps: certo una cosa è la teoria, altra storia è la pratica.
Ciao con affetto

Anonimo ha detto...

I GIARDINI DE L’ANIMA
Come Madre terra nutre il seme l’anima nutre le parole

Come i fiori sbocciano rigogliose ridestando ad ‘ogni Primavera i ricordi riportandomi alla Fanciullezza
A quel mazzolino di margherite con candor donate alla fidanzatina della mia pubertà
Le margherite nella sua semplicità le preferisco a tutti gli altri fiori
sono simili al Popolo (piccole e forti) se calpestate si rialzano sempre
i fiori semplici ( allora) se donati col cuore erano i più graditi
Valori che il consumismo dell’apparire a soffocato
Ricordatevi le cose semplici sono le più durature
I fiori più belli? Come le promesse sfioriscono presto.
VITTORIO

nel paese ... dei balocchi ...

Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà pienamente scoperto. Dico così perché anche i nemici della democrazia non sono ancora del tutto consapevoli del potere della televisione. Ma quando si saranno resi conto fino in fondo di quello che possono fare la useranno in tutti i modi, anche nelle situazioni più pericolose. Ma allora sarà troppo tardi.
Karl Popper

Anarchico è colui che dopo una lunga, affannosa e disperata ricerca ha trovato sé stesso e si è posto, sdegnoso e superbo "sui margini della società" negando a qualsiasi il diritto di giudicarlo.
Renzo Novatore (da I fiori selvaggi, in Cronaca Libertaria, 1917). 

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L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. Italo Calvino


Diano Marina